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I Segreti di Angkor Wat: La Civiltà Nascosta

Aggiornamento: 16 ott 2023

Angkor Wat è il tempio più importante del sito archeologico di Angkor, la più grande struttura religiosa mai costruita.


La Storia

Angkor Wat (letteralmente “tempio della città”) è un tempio Khmer all'interno del sito archeologico di Angkor, in Cambogia, nei pressi della città di Siem Reap. Fu fatto costruire dal re Suryavarman II nel XII secolo, ordinando che la costruzione del gigantesco edificio partisse contemporaneamente dai 4 lati, cosicché l'opera fu completata in meno di 40 anni. Originariamente concepito come un tempio indù, fu gradualmente trasformato in un tempio buddista verso la fine del XII secolo.


Il Contesto Storico

Angkor fu sede delle diverse capitali dell’impero Khmer, il grande regno cambogiano che tra il IX e il XV secolo governò su gran parte dell’Indocina, comprendendo gli odierni territori di Cambogia, Thailandia, Laos e Vietnam meridionale, con una popolazione che si stima superasse il milione di abitanti.


Gli Khmer erano noti per il loro sofisticato sistema di irrigazione e la loro abilità nella scultura di pietra. Rompendo il tradizionale Shivaismo dei re precedenti, il complesso è stato dedicato a Visnù.


Angkor Wat riassume due principali caratteristiche dell'architettura cambogiana: il "tempio-montagna" che si erge all'interno di un fossato a simboleggiare il Monte Meru (la montagna degli dei nella religione indù) e i successivi "templi a galleria".

Il tempio è a forma di rettangolo, lungo circa 1,5 km da ovest a est e 1,3 km da nord a sud; all'interno del fossato che circonda completamente il muro perimetrale di 5,6 km vi sono tre gallerie rettangolari, costruite una sopra l'altra. Al centro del tempio si trovano cinque torri.


Angkor Wat è diventato il simbolo della Cambogia, tanto che appare sulla bandiera nazionale ed è oggi il luogo del paese più visitato dai turisti.

La Cosmologia e la Religione di Angkor Wat

Angkor Wat, così come gli altri templi della città, replica attraverso l’architettura i principi fondamentali della cosmologia induista. I suoi bassorilievi e le sue sculture rappresentano storie epiche, miti e divinità dell'induismo. Le immagini di Vishnu e altre divinità dominano il tempio, e ogni dettaglio architettonico aveva un significato religioso profondo. Il tempio-montagna rappresenta il Monte Meru, la montagna sacra dimora delle divinità induiste. Il canale, oltre ad avere una funzione pratica di raccolta delle acque monsoniche, rappresenta l’oceano cosmico che delimitava la casa degli dei. Le mura perimetrali rappresentano le montagne che circondano il Monte Meru.

A differenza di molti templi di Angkor, Angkor Wat è orientato a ovest, una scelta che ha fatto discutere gli storici. L'ipotesi più probabile è che si tratti di un mausoleo, un luogo dove il re potesse essere venerato dopo la morte. Infatti, l'entrata principale a ovest era una consuetudine dei templi funerari, mentre i templi indù erano orientati a est.

La Tecnologia Nascosta di Angkor Wat

Gli antichi Khmer hanno utilizzato tecnologie avanzate per la loro epoca nella costruzione di questo maestoso tempio. Le pietre, lisce come il marmo lucido, furono collocate senza malta con giunti molto stretti che a volte sono difficili da trovare. I blocchi sono stati tenuti insieme, in alcuni casi, grazie a tenone e mortasa, mentre per altri si è ricorso alle code di rondine e alla gravità.

I blocchi sono stati presumibilmente portati sul luogo per mezzo di elefanti, corde di cocco, pulegge e impalcature di bambù. La maggior parte dei blocchi ha fori di 2,5 cm di diametro e 3 cm di profondità e sono in numero maggiore sui blocchi più grandi.


Praticamente tutte le sue superfici, le colonne, gli architravi e persino i tetti, risultano scolpiti. Vi sono miglia di rilievi che illustrano scene tratte dalla letteratura indiana tra cui unicorni, grifoni, draghi alati che tirano carri e eserciti di guerrieri a seguito di un comandante a dorso di un elefante e ballerine celesti con acconciature elaborate. La sola parete della galleria è decorata con quasi 1.000 metri quadrati di bassorilievi.

La Transizione al Buddhismo

Nel XIII secolo, l'Impero Khmer attraversò una transizione religiosa fondamentale quando il buddhismo Theravada divenne la religione di stato. Questo portò a un cambiamento nella venerazione delle divinità induiste, comprese quelle rappresentate ad Angkor Wat. La costruzione dei templi induisti fu interrotta, e Angkor Wat stessa fu gradualmente adattata per il culto buddhista.

La Caduta di Angkor

Verso il XV secolo, Angkor e l'Impero Khmer subirono un declino misterioso. Le ragioni esatte del declino rimangono ancora oggi oggetto di dibattito tra gli storici, ma fattori come le invasioni straniere e i cambiamenti climatici, tra cui lunghe siccità, possono aver contribuito al collasso.

Angkor Wat e altre strutture furono abbandonate e inghiottite dalla giungla, rimanendo nascoste per secoli, anche se Angkor wat forse grazie al fossato esterno, è stato protetto dall’avanzare della giungla.

La Riscoperta e la Conservazione

La vera rinascita di questo sito archeologico si è avuta a partire dalla metà del 1800 grazie alle entusiaste note di viaggio del naturalista ed esploratore francese Henri Mouhot.

Oggi, è un sito patrimonio dell'umanità dell'UNESCO ed è uno dei principali luoghi di interesse turistico del mondo. Gli sforzi per preservare e restaurare questa meraviglia storica sono in corso per proteggerla per le generazioni future. Angkor Wat richiese un notevole lavoro di restauro durante il XX secolo, in particolare la rimozione della terra e della vegetazione. I lavori furono interrotti durante la guerra civile e sotto il controllo dei Khmer rossi negli anni settanta e ottanta.


Il sito subì relativamente pochi danni durante questo periodo, con l'eccezione dei furti. Molti più danni furono fatti dopo le guerre dai ladri di arte che, dalla fine del 1980 all'inizio del 1990, compirono saccheggi e distruzioni.


La splendida eredità artistica di Angkor Wat e degli altri monumenti Khmer nella regione di Angkor, ha portato la Francia ad adottare la Cambogia come un protettorato l'11 agosto 1863 e a invadere il Siam per prendere il controllo delle rovine. Ciò portò la Cambogia a rivendicare le terre poste nell'angolo nord-occidentale del paese che erano sotto il controllo siamese (Thailandia) dal 1351, o secondo altri dal 1431.


La Cambogia ottenne l'indipendenza dalla Francia il 9 novembre 1953 e da quel momento ottenne il controllo di Angkor Wat. Nel 1992 il sito venne riconosciuto come patrimonio mondiale dell'UNESCO.


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